Perle coltivate senza nucleo o pieno nacre:
Freshwater
Sono comunemente note come "perle d'acqua dolce" perché sono prodotte quasi esclusivamente da molluschi d'acqua dolce, ma é più corretto definirle perle di coltura senza nucleo o anucleate o con nucleo organico d'acqua dolce.
In Cina in un primo momento si ottenevano dalla Cristaria plicata. La forma era irregolare, ed a “chicco di riso”. Di recente, sono state ottenute perle di forma sferica, con superficie liscia e di dimensioni maggiori (anche 12 mm di diametro) semplicemente cambiando mollusco, l’Hyriopsis cumingi, e utilizzando frammenti più grandi di tessuto. Questo mollusco arriva alla dimensione di 25 cm dopo 15 anni di vita.
Le perle coltivate d’acqua dolce cinesi si diffusero in modo esponenziale sul mercato internazionale intorno al 1970, ma i primi tentativi di coltivazione ebbero inizio in Cina molti secoli fa. Da antichi manoscritti cinesi, infatti, si è potuto dimostrare che, già nel XIII secolo, la coltivazione delle perle blister era diffusamente praticata in questa nazione. Tuttavia la storia delle perle di fiume nel termine che oggi conosciamo partì dal Giappone, sul lago Biwa, nel 1946, dopo molti anni di esperimenti. Una seconda produzione prese il via nel 1963 sul lago Kasumigaura, a sud-est di Tokyo.
Alla fine degli anni ’60 anche la Cina cominciò a produrre perle di coltura di acqua dolce e, mentre i giapponesi dovettero combattere con l’inquinamento sempre crescente dei pesticidi, i produttori cinesi migliorarono costantemente la produzione, riuscendo anche a colmare il vuoto di mercato lasciato dalle perle Akoya.
Oggi chi produce perle d'acqua dolce in Cina deve affrontare gli stessi rischi che incontrano i produttori delle perle d’acqua salata, e, come loro devono eseguire regolarmente manutenzioni simili a quelle delle attività di mare.
L’inquinamento industriale, le condizioni atmosferiche e le invasioni parassitarie possono costituire una minaccia molto seria.
Le aziende che producono perle d’acqua dolce generalmente utilizzano dieci diverse specie di molluschi: tra queste le più comuni sono la Hyriopsis cumingi (soprattutto) e la Cristaria plicata. Il processo di coltivazione inizia con il prelevamento di un pezzo di mantello (1,5 – 2 mm) da un mollusco sacrificato allo scopo. Ogni frammento di epitelio inserito nell’ostrica ospitante è un agente irritante e da inizio alla formazione della sacca perlifera. Così, attorno all’impianto organico, si depositano strati successivi di perlagione.
Ogni ostrica può contenerne da venti a cinquanta frammenti di epitelio, ma solo il 2% della produzione mondiale di perle di acqua dolce è di forma sferica, con i diametri che partono dai 2 mm fino a raggiungere i 13 mm. Possono assumere colorazioni naturali stupende come il bianco, il crema, il rosa, l’arancio e il lavanda. Sul mercato sono presenti molti altri colori ma si tratta di tonalità ottenute con delle tinture.
Colorazioni indicative delle Perle D'acqua Dolce
Scala delle dimensioni più comuni per le Perle D'acqua Dolce
Nel 2002 sono apparse per la prima volta le perle di acqua dolce con nucleo (barocche e in pochissimi casi sferiche) con il nome di “fireballs”, cioè palla di fuoco per la loro forma allungata a coda partendo da una zona piuttosto sferica. I colori che queste perle possono assumere sono i colori tipici delle perle di acqua dolce ma spesso spiccano per un’elevata lucentezza, dovuta alla posizione in cui viene eseguito l’innesto, e per la dimensione molto grande. Infatti possono arrivare fino ai 24 mm. I miglioramenti produttivi e il perfezionamento delle tecniche di innesto hanno portato al risultato di ottenere una buona produzione di perle sferiche nucleate. E’ ancora presto per dire che potranno competere con le più costose e famose perle dei mari del sud, ma la storia ci ha insegnato che nulla è impossibile.